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Complete Vitamin C di Healthy Line - Integratore Alimentare





Ingredienti: Rosa Canina e.s. (Rosa canina L.: falso-frutto, 70% Vitamina C), olivello Spinoso e.s. (Hippophae Rhamnoides L.: frutto, 10% Vitamina C), Vitamina C (Acido L-ascorbico), Agente di carica: Cellulosa microcristallina; Agenti antiagglomeranti: biossido di silicio e Sali di magnesio degli acidi grassi.

Modalità d’uso: E’ consigliata l’assunzione di una compressa al giorno



La vitamina C (acido L-ascorbico) è un antiossidante che si trova in ogni cosa come ad esempio dalle arance alle verdure a foglia verde e persino nella semplice patata bianca.

Svolge un ruolo diretto nella produzione di collagene, nella funzione dei neurotrasmettitori e nella salute immunitaria in generale.

E’ per questo motivo che la maggior parte dei pazienti ha familiarità con l'assunzione di vitamina C quando si ammala di raffreddore o influenza.

L'inverno porta spesso il raffreddore e l’influenza, ma le temperature estremamente calde dell'estate possono avere lo stesso effetto.




STRUTTURA CHIMICA TRIDIMENSIONALE DELLA VITAMINA C (ACIDO ASCORBICO LEVOGIRO)


Complete Vitamin C è un integratore alimentare a base di vitamina C che contiene estratti di Rosa Canina e Olivello Spinoso.

Queste due piante sono una eccezionale fonte multivitaminica naturale che hanno come contenuto di sostanze bioattive come le vitamine liposolubili (alfa e beta carotene, precursori della vitamina A e vitamina E) nonché vitamine idrosolubili (complesso delle vitamine di tipo B e vitamina C).

In questo articolo considero molto importante parlare dell’azione combinata dell’Olivello Spinoso, la Rosa Canina assieme alla Vitamina C che in sinergia diventano forti antiossidanti che aiutano molto il sistema immunitario a regolare la immunomodulazione del network immunitario. Questa immunomodulazione può essere sia di tipo cellulare che umorale e in entrambe i casi l’integratore Complete Vitamin C ha un ruolo importante nell’aiutare la risposta immunitaria.

E’ già ampiamente riconosciuto, infatti, che il potenziale del ruolo regolatorio delle risposte immuni anti-idiotopiche fu chiaramente compreso da Niels Jerne ed enunciato nella sua ipotesi del “Network idiotipico” per cui ha vinto il premio Nobel insieme a Milstein e Kohler.


Il concetto di idiotipo è basato sulla considerazione che i recettori per l’antigene presenti sui linfociti T e B sono strutturalmente diversi in quanto contengono regioni variabili che differiscono tra le diverse cellule di tipo T e di tipo B.

Tali recettori sono capaci di distinguere tra minime variazioni della sequenza aminoacidica, in questo modo i linfociti sono in grado di distinguere proteine che contengono leggere differenze nelle sequenze aminoacidiche a livello bidimensionale e leggere differenze strutturali a livello tridimensionale. E’ quindi concepibile che, se un clone di linfociti è espanso durante una risposta immune ad un antigene estraneo, altri linfociti possano riconoscere specificatamente le regioni variabili dei recettori per l’antigene sul clone attivato, e rispondere ad esse.

Questi linfociti recettori-specifici possono quindi interagire con il clone che esprime l’antigene “recettore”, ed influire sulla sua funzione.

Le strutture (o determinanti) dei recettori per l’antigene che caratterizzano ogni clone di linfociti rispetto a tutti gli altri sono chiamate “idiotopi, e l’insieme degli idiotopi di un determinato recettore per l’antigene costituisce il cosidetto “idiotipo”. Si precisa che le risposte immuni specifiche verso gli idiotipi sono chiamate “anti-idiotipiche”.

Queste risposte possono potenziare o inibire l’attivazione dei linfociti che producono quell’idiotipo.

Gli idiotipi e gli anti-idiotipi costituiscono quindi verosimilmente un sistema di auto-regolazione stimolato dai linfociti immunocompetenti e che agisce al tempo stesso su di essi, di conseguenza questo sistema è capace di influenzare le risposte immuni antigeni estranei.

La scoperta degli idiotipi deriva da studi che dimostravano la possibilità di produrre anticorpi verso una molecola di Ig, capaci di riconoscere quella determinata struttura e non altre molecole della stessa classe, anche in animali della stessa specie e dello stesso ceppo inbred.

La maggior parte di questi anticorpi anti-idiotipici riconosce specificatamente il sito combinatorio delle molecole di Ig, e quindi si lega soltanto a molecole di Ig di una determinata specificità.

Gli anticorpi anti-idiotipici specifici per il sito combinatorio possono influenzare solo la risposta immune verso quell’antigene.

Per contro, sono stati prodotti altri anticorpi anti-idiotipici che si legano ai determinanti della regione ipervariabile delle molecole Ig situati in vicinanza, ma non nel sito combinatorio, questi determinanti possono essere presenti su molecole Ig di specificità diverse.

Questi anti-idiotipi possono pertanto essere evocati da una data Ig antigene-specifica, ma legarsi anche ad Ig specifiche per altri antigeni, e, quindi, regolare la risposta immune verso più di un antigene (vedi Figura 1)

FIGURA 1



Produzione di idiotipi e di anticorpi anti-idiotipo

Il sito combinatorio di un anticorpo (Ab1) specifico per un determinato antigene ha una struttura complementare a quella dell’antigene. Anticorpi anti-idiotipo (Ab2) diretti verso Ab1 possono essere specifici per il sito combinatorio Ab1, nel qual caso possono influenzare le risposte all’antigene, essere specifici per determinanti idiotipici di Ab1 che non fanno parte del sito combinatorio.


Queste regole, inizialmente stabilite per gli anticorpi solubili, si applicano probabilmente in egual misura alla porzione variabile delle molecole di Ig presenti sulla membrana dei linfociti B e al recettore per l’antigene dei linfociti T, dal momento che tutti questi recettori possiedono un idiotipo unico. Inoltre, gli idiotipi possono stimolare la produzione di anticorpi nonché di linfociti T specifici per il determinante idiotipico; in teoria quindi, come detto poc’anzi, la risposta immune anti-idiotipica può essere di entrambi i tipi sia umorale che cellulare ed è qui che COMPLETE VITAMIN C ha un ruolo essenziale nell’aiutare il sistema immunitario.



Bibliografia di riferimento

  • ·Abul K. Abbas, Andrew H. Lichtman e Shiv Pillai, “IMMUNOLOGIA CELLULARE E MOLECOLARE” DECIMA EDIZIONE, casa Editrice Edra anno 2022;

  • Baiamonte Salvatore “Produzione di anticorpi monoclonali murini contro vescicole membranose riversate nel mezzo di coltura da cellule di Carcinoma Duttale Infiltrante della mammella umana della linea (8701-BC). Review della Tesi Accademica – Dipartimento di Biologia Cellulare e dello Sviluppo – Corso di Laurea in Biologia Molecolare - Università degli Studi di Palermo;

  • Baiamonte Salvatore, Alma Grandin “La dieta perfetta” ottava edizione Gruppo Albatros Il Filo Roma, anno 2022;

  • Baiamonte Salvatore, Alma Grandin “I principi scientifici della dieta perfetta” sesta edizione Gruppo Albatros Il Filo Roma, anno 2022;

  • Niels K. Jerne M.D. FRS., “The generative grammar of the immune system”, EMBO J. 4 (4), 847-852, 1985;

  • G. Koler e C. Milstein, “Continuos coltures of fused cells secreting antibody of predefined specificity” Nature 256, 495-497, 1975.



L’autore: Prof./Dr./Avv. Salvatore Baiamonte




Il Dottor Salvatore Baiamonte nasce ad Agrigento il 19 marzo del 1968. Nel 1987, ottiene il diploma di maturità scientifica presso il Liceo Scientifico Sperimentale “Leonardo Da Vinci” di Agrigento.

Nel 1992, si laurea in Scienze Biologiche con indirizzo bio-molecolare (Facoltà di Scienze – Dipartimento di Biologia Cellulare e dello Sviluppo) con il massimo dei voti e la lode presso l’Università degli Studi di Palermo.

Nel 1998 si specializza in Patologia Clinica presso l’Istituto di Patologia Generale della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Palermo. Durante la specializzazione in Patologia Clinica il Dr. Salvatore Baiamonte ottiene una Idoneità al Dottorato di Ricerca in Immunofarmacologia XII CICLO presso l’Istituto di Patologia Generale – Facoltà di Medicina – Università degli Studi di Palermo.

Nel 2000, viene abilitato all’insegnamento di scienze naturali, chimica, geografia e microbiologia nelle scuole secondarie (Professore di Scienze nelle Scuole Superiori).

Nel 2006 si laurea in giurisprudenza presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Palermo.

Nel 2008 si specializza in professioni legali “Indirizzo Giudiziario – Forense” presso la scuola di specializzazione per le professioni legali “Gioacchino Scaduto” della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Palermo.

Nel mese di settembre 2009 si abilita alla professione di Avvocato e nel mese dicembre del 2009 il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Agrigento lo iscrive all’Albo degli Avvocati di Agrigento.

Nel giorno del 17 dicembre dell’anno 2021 l’Avv. Salvatore Baiamonte diventa Avvocato ammesso al patrocinio dinanzi alla Suprema Corte di Cassazione e alle altre Giurisdizioni Superiori dal Consiglio Nazionale Forense.

Il Dottor Salvatore Baiamonte, da molti anni, si occupa di sicurezza degli alimenti come consulente di varie aziende alimentari. Nello stesso tempo, svolge la professione di nutrizionista e già da molti anni esercita la professione nel suo laboratorio di analisi delle acque, degli alimenti e di ricerca scientifica.

Parte dei proventi delle attività sopra descritte, sono servite per completare l’allestimento di un laboratorio di biologia molecolare e biochimica, creato con lo scopo di mettere a punto alcune metodiche di biologia molecolare per la prevenzione di determinate patologie tumorali come ad esempio l’analisi della sarcosina mediante il sistema HPLC con rivelatore UV per la diagnosi precose del tumore alla prostata il cui segreto industriale è stato venduto ad una importante azienda farmaceutica.

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Image by Philipp Deus

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